Vuelta a España 2019, morale alto dopo la seconda tappa per Aru che ammette: “Quintana si è mosso alla perfezione”

Giornata del riscatto quella di ieri per Fabio Aru alla Vuelta a España 2019. Dopo la sfortunata cronosquadre inaugurale, nella quale la UAE-Emirates ha perso più di un minuto dall’Astana vincitrice della prova a causa di una caduta che ha coinvolto praticamente tutti gli uomini della formazione, la seconda frazione ha visto il sardo protagonista del tentativo che ha poi portato alla vittoria di Nairo Quintana (Movistar). Anche se non è arrivata la vittoria di tappa, per Aru la giornata è stata sicuramente positiva, dato che è riuscito a recuperare parte dello svantaggio accumulato nella tappa iniziale, nonostante qualche postumo dovuto alla caduta.

“Stamattina (ieri, ndr) mi sono svegliato con i dolori dovuti alle conseguenze della caduta  – esordisce il Cavaliere dei Quattro Mori – soprattutto a inizio gara mi dava fastidio un ginocchio, poi con il passare dei chilometri la situazione è migliorata. Anche nei prossimi giorni i postumi della caduta si faranno sentire, ma li affronterò con un ottimo morale che viene dalla bella prestazioni di oggi“.

Morale alto quindi per Aru, che spiega infine come non potesse proprio seguire Quintana quando ha lanciato l’attacco decisivo: “Nel finale avevo qualche principio di crampi, la giornata era stata molto calda: Quintana si è mosso alla perfezione e ha vinto“.

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